Martiriologio dei Proudneck – secondo Mandos

Martiriologio dei Proudneck – secondo Mandos

  • Santo Mandos telematico: protettore dei pc altrui. I suoi devoti lo pregano sperando che si materializzi risolvendogli gli e-casini. E` spesso raffigurato con un hard-disk brasato nella destra, un pacco di cd di software libero nella sinistra e con un un cavo di rete fiammeggiante, a mo’ di aureola, mentre combatte un pc posseduto da un virus;
  • Santa Luinel virtuale: particolarmente venerata dei niubbi perenni, è, però, patrona degli standisti solitari. Appare, talvolta, tra le loro fila recando un dolce idromele che tutti rincuora;
  • Santa Morrigan d’ ‘a guera: protettrice dei digiunanti, viene raffigurata spesso recante, con la mano destra un calice alzato e nella mano sinistra un menù recante la scritta “Non mangio nulla, prendo solo da bere!“;
  • Santa Belladonna de’ Proudneck: patrona della ML e venerata dai viaggiatori. Particolari le feste in suo onore, durante le quali vengono bruciati vivi lupi mannari, vampiri, druidi, guaritori e contadini mitomani. La sua immagine è spesso associata al motto “Popolo di stolti!“;
  • Santa Shelidon dei Lumbard: patrona degli autoinsegnentisi. Particolarmente venerata da tutti coloro che vogliono farsi fare un sito a sbafo e da chi vuole aumentare i messaggi su mailing list, forum et similia; è anche Patrona dei Routards;
  • San Takfal dei Francesi: patrono dei viaggiatori-per-passione (come anche santa Belladonna de’ Proudneck). Appare spesso assieme a Santa Shelidon; venerati entrambi dai frati Netiquettisti di fede mandossiana che recitano con fervore al loro indirizzo numerose litanie inframezzate dal noto intercalare “Quotate, frates!“. L’iconografia classica lo raffigura avvinto e con un guestbook in mano;
  • Santa Nienna delle Fonti: venerata dagli idraulici anglofoni, è patrona degli organizzatori di convegni. L’iconografia tradizionale la raffigura mentre trae a salvamento alcuni suoi devoti discettando del kalevala e traducendo brani della Rotome;
  • Santo Aragorn delle Funi: patrono dei costruttori di aggeggi complessi e complicati. E’ spesso invocato da chi voglia autocostruirsi una spada o discettare del cx dei Balrog. Spesso raffigurato con una balestra d’automobile o uno spazooka in una mano e con un piede sopra le spire di un cavo da funivia attorcigliato;
  • Santo Soronel saccente cucente, patrono dei produttori di sidro. L’iconografia ufficiale lo ritrare talvolta alle prese con un braccio robotico, talaltra in compagnia di un corpulento samoano. Viene invocato specialmente da chi ricerci recensioni di scritti e scrittori ignoti riguardanti Tolkien;
  • Santa Hirilaelin da Lago: patrona dei Lagunari, viene spesso invocata per sedare tumulti, on e off line. L’iconografia ufficiale la raffigura mentre tiene a bada pagine e pagine di riviste imbizzarrite;
  • Santo Balin unitario: patrono dei vacanzieri. L’iconografia ufficiale non lo ritrae in quanto solo raramente riesce a passare nel nostro piano d’esistenza. E’ patrono dei poco-diplomatici che lo invocano perchè gli metta in bocca parole non aspre sebben veritiere;
  • Santo Darak Spadascura: patrono dei trekkisti coristi. L’iconografia ufficiale lo raffigura mentre saluta col celebre “saluto vulcaniano” dall’alto di una pila di dizionari
  • Santa Phera del Nazgul: patrona degli splendenti nel mezzo. E’ raffigurata spesso con un flacone di shampoo. E’ invocata, con la formula “io non ho problemi di forfora” e con la rituale gestualità.  Dà a tutti coloro che la invocano  una ventata di allegria;
  • Santa Elanor de Lettori: patrona dei piastrellatori di siti. L’iconografia ufficiale la mostra nell’ atto di imporre l’ ordine nel caos delle slide primordiali, con un proiettore sottomesso appoggiato su una colonna sonora. Sul basamento è spesso inciso il motto “Si può fare con excel?“.

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